Sai, a volte, piange anche la roccia,
la bagna la pioggia,
o lo schiaffo del mare
con ogni sua goccia.
Questa qui, in fin dei conti,
vita mia, è solo una carezza;
è dolce questa malinconia:
indossa un guanto di seta
con cui ci sfiora l’anima,
e poi scivola via.
È solo un flebile chiaro di luna
baciare la gobba di una duna
prima di assopirsi
tra nuvole cotonate
nel tepore notturno del deserto.
È un adagio di Debussy,
o un candido verso di Rimbaud:
Novembre è una lacrima
timida e impaurita.
E io lo so che
la malinconia è l’unica cosa
di cui l’anima ha bisogno.
Per questo, solo per questo,
oggi ho raccontato questo sogno.
EM
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