martedì 8 novembre 2011

Lame di Vetro

A proposito di frammenti, ho deciso di inaugurare il blog con queste righe che seguono: è una poesia (o meglio: un mediocre tentativo di poesia)... avrei avuto altre poesie da pubblicare ma erano comunque mediocri e, ad ogni modo, "lame di vetro" rispecchia abbastanza lo spirito di "rughe di vita": è una poesia carica di contraddittorio, inoltre i frammenti di vetro riflettono sempre, e sempre sono acuti e taglienti... Buona lettura...     

LAME DI VETRO

In vero il vero mai mente:
t'è fuggir piu’ seducente?

Con fiera posa di sbieco
- di qua esso teco riflesso -
te cedevi reo all'inganno
sì da fuggire ogni danno
portasse al cuore malanno.

D’infranti sogni mai avaro,
quel vetro orlato d’amagro
menzogna nessuna ti cela
bensì dure asprezze rivela.

Animoso è il tuo sguardo
nel farsi riflettersi dardo.
E’ come lama che preme,
quasi scheggia di germe
che forte dentro ti geme:

ond’evitare ogni affondo
e deciso taglio profondo
mai ne reggesti confronto
sempre ignoravi l'affronto.

Finchè un giorno di freddo
t'osservasti bene di netto:
in faccia ad eremo specchio
s'è rivelato esito schietto.

Se non t’ammiri te torvo
e bene t’osservi di nuovo
- teco riflesso solo di petto -
ti senti colpire e ser cieco.

A te sia resa tua immagine.
Negli occhi: una voragine,
Nei due scavi del tuo viso
giace ancora di quel riso
vaga eppure pura favilla.

EM ©