martedì 22 novembre 2011

Colpo di tacco

Meglio
controverso,
piuttosto ché
perso e disperso
con quel sorriso
stampato all’inverso
sul viso
di chi
reagisce
ma
non capisce.

Ma non lo trovi banale
questo modo animale
con cui abiti il mondo
senza viverlo a fondo?

Ma non è
privo di senso
questo passo
divelto ma svelto
dettato dal tacco
sul quale ti ergi
per farti forte e spavaldo?

Il rumore del tacco

uccide

l’armonia del tuo passo:

ne rimane
soltanto
un fragoroso fracasso.

Giusto uno spacco,
un frammento di tempo,
un altro passo,
mosso a stento,
eppure,
senza stento ostentare:

tre secondi
dura
la gloria
di quello
che dissimula
falso coraggio;

rimane
scolpita
nell'aria
la bellezza
di colui
che cammina
lento,
e, sempre,
a basso mento.

EM ©